"CASTELNUOVO GARFAGNANA (LUCCA), 06 APR - Una stanza segreta è stata
scoperta durante i lavori di restauro e recupero della Rocca Ariostesca a Castelnuovo Garfagnana (Lucca), struttura militare fortificata risalente al Medioevo. Gli operai delle ditte incaricate dei lavori hanno notato un abbassamento di una parte di pavimento del piano terra e da lì a poco, spostando una notevole quantità di detriti, dal sottosuolo è emersa una stanza segreta: si tratta di un vano o di un passaggio la cui presenza era finora rimasta sconosciuta e non è escluso che possa condurre ad altre stanze dell'antico palazzo che fu anche la dimora di Ludovico Ariosto". Sono le 20:15, l'Agenzia Nazionale Stampa Associata, a tutti meglio nota come ANSA (la quinta agenzia d'informazione al mondo) rilancia la clamorosa notizia. E pensa un po' che avevo creduto di chiudere quella giornata davanti alla tele in maniera tranquilla e rilassata. La notizia invece mi riportava a ricordi di quand'ero bimbetto. Infatti chi fra noi non ha mai immaginato di avere per sè un luogo dove dedicarsi ai propri hobby e alle proprie passioni, lontano da sguardi indiscreti? E' sempre stato un mio sogno, ma l'ho sempre visto come un'idea uscita solo dai libri o dai film, ma non è sempre così, anzi... Chi studia "castellologia" sa benissimo che nel primo medioevo sia nelle massicce fortezze o negli imponenti manieri era piuttosto usuale scavare cunicoli, passaggi e stanze segrete a vari metri di profondità. Un lavoro duro, da talpe, che veniva fatto con abbondante forza lavoro che creava questi sotterranei, talvolta piccoli ed angusti, altre volte talmente grandi da permettere il passaggio di una carrozza. D'altronde la vita dentro un castello era dura e abbastanza scomoda, si doveva vivere alsuo interno cinti da alte mura di protezione, si doveva rientrare dentro di esse a determinate ore prestabilite, dopodichè, chi non rientrava sarebbe rimasto fuori a passare la notte in preda ai briganti, malfattori e nemici vari. Fra tutti questi nemici i più temuti erano quegli eserciti che in alcune occasioni assediavano la roccaforte di turno e quando da parte degli assediati ormai anche l'ultima speranza di resistere al nemico spariva, quale miglior soluzione per salvarsi la vita c'era che fuggire attraverso stanze che portavano a dei passaggi segreti? Questi passaggi, spesso conducevano verso impenetrabili selve nascoste alla vista di chicchessia o anche in direzione di altre inaccessibili fortezze. In questa fuga verso la salvezza avevano la precedenza i reali o i Signori del castello, si doveva in questo modo evitare un pericoloso vuoto di potere, ma non solo, un'altra funzione di questi passaggi era quella di avere un fondamentale ricambio di soldati fra una fortezza e un'altra. Quello che però è evidente che queste stanze segrete non sono un'invenzione medievale, già ai tempi dell'antico Egitto illustri architetti progettavano e realizzavano immensi monumenti funerari che prevedevano stanze e passaggi segreti per proteggere i tesori del loro faraone, alcune di queste ancora oggi rimangono segrete. Tornando a casa nostra uno dei passaggi segreti più famosi è quello del Castello Sforzesco di Milano, che si snoda fra cunicoli attraversabili anche a cavallo, fino ad arrivare alla campagna aperta. Altrettanto famoso è quello del Passetto di Borgo, un passaggio che collega il Palazzo Vaticano con Castel Sant'Angelo,
fortezza considerata inespugnabile. Sarebbe altresì sbagliato pensare che con l'avvento dell'era moderna la necessità di costruire stanze segrete sia svanita, tutt'altro. Oggi si chiamano "Panic Room". La Panic Room non è altro che una camera di sicurezza interna che permette di trovare riparo in caso di aggressione. Questa stanza ha trovato molta diffusione nei paesi anglosassoni ed è riservata a persone che se la possono permettere: attori, personaggi famosi e soprattutto politici. Essa non è una semplice stanza segreta ma un vero e proprio bunker, dotato di rivestimento in cemento armato, di porte blindate e antiproiettile, di sistemi tecnologici avanzati per comunicare con l'esterno. Manco a dirlo la più famosa è quella della Casa Bianca, accessibile attraverso porte nascoste negli angoli più impensabili. Ma torniamo però alla stanza segreta scoperta nella Rocca Ariostesca di Castelnuovo. Dopo l'incredibile scoperta la domanda più ricorrente è una sola. Dove condurranno questi misteriose camere? Alcune ipotesi sono state fatte... Chissà, potrebbe condurre ad altri locali dell'antico palazzo? O Forse potrebbe essere la classica "via di fuga"? Fra tutte le ipotesi fatte però, quella più affascinante narra del leggendario passaggio segreto che collegava la Rocca Ariostesca con l'imponente Fortezza di Mont'Alfonso, che si trova più a monte di qualche centinaio di metri. Da sempre si è parlato di questopassaggio, molti danno per scontato che sia sempre esistito, ma in effetti nessuna l'ha mai trovato. Naturalmente le teorie di dove potesse sbucare sono molteplici. C'è chi dice che forse poteva arrivare in Piazza Umberto I, chi asseriva che arrivasse proprio dentro la Rocca. Altri ancora invece "giurarono" di averne visto una porzione durante i lavori di scavo e manutenzione degli acquedotti comunali. D'altra parte c'è chi assicura che all'interno del favoloso passaggio ci sia imprigionato un fantasma. Tutto insomma rimane avvolto nel mistero, nel mito e nell'enigma più recondito. Rimane comunque opportuno mettere in guardia coloro che andranno a fare i futuri scavi, forse potrebbero incontrare chissà chi o forse chissà che cosa... Questa è infatti la leggenda del fantasma del passaggio segreto della Fortezza di Mont'Alfonso. Come in tutte le rocche, fortezze e castelli che si
rispettino, al comando di esse vigeva sempre un castellano che aveva il compito di guidare la vita del castello, sia da un punto di vista civile che militare. Difatti a questa regola non sfuggiva nemmeno la Fortezza di Mont'Alfonso, dato che, anche li risiedeva con tutta la sua famiglia il suo Signore, in quella che oggi è denominata "la casa del Capitano". Il castellano oltre a due figli maschi aveva anche una figlia femmina di nome Lucia, di cui era a dir poco geloso, tanto geloso da proibirle l'uscita dalla fortezza stessa. Ma come ben sappiamo la fortezza era costituita da valorosi soldati e fra questi soldati c'era un fascinoso ufficiale. Nonostante i severi controlli cupido scoccò però la sua freccia e la fanciulla s'innamorò perdutamente del militare. I due giovani infatti divennero amanti all'insaputa di tutti, il problema stava però nel dichiarare questo amore al padre geloso. Il fato tuttavia ci mise lo zampino e durante una delle frequenti guerre fra gli Estensi e i fiorentini, anche i soldati della fortezza furono chiamati a dar man forte all'esercito del Duca di Modena. La battaglia in questione fu dura, morti da entrambi le parti e nel bel mezzo di uno di questi combattimenti il giovane ufficiale salvò la vita al castellano. Una
volta, come ben saprete, la cavalleria era cosa seria e il protocollo prevedeva che colui che aveva avuto salva la vita dovesse concedere al suo salvatore un desiderio e così il castellano fece con il suo ufficiale. Il giovane difatti non si fece sfuggire l'occasione e chiese al padre la mano di sua figlia Lucia, confessando pubblicamente l'amore corrisposto della futura sposa. La richiesta fu delle più ferali che il signorotto potesse ricevere, avrebbe quasi preferito perire valorosamente in battaglia che cedere a questo desiderio, ma a questo punto non poteva nemmeno negare il consenso alle nozze, e così fu. L'ufficiale felice come non mai chiese il permesso al futuro suocero di andare a Modena per avvisare i genitori della lieta notizia. Il castellano furbescamente acconsentì. Nei giorni successivi il padre prese così da parte la ragazza e dato che sarebbe diventata la Signora della Fortezza era giusto che ne conoscesse tutti i suoi segreti, che erano ad esclusiva conoscenza di colui che la comandava. Fra tutti gli arcani che ci potevano essere dentro il fortilizio, il più misterioso e segreto era quello della galleria che conduceva di lì fino al paese di Castelnuovo. Così fu che un giorno, lontano da occhi indiscreti il padre portò la ragazza a conoscere questo fantomatico passaggio. Una volta davanti all'entrata aprì il cancello d'ingresso e nell'attimo preciso che la ragazza ebbe oltrepassata la soglia d'accesso il castellano la richiuse immediatamente, imprigionando di fatto la sventurata. In men che non si dica, fra le urla disperate della fanciulla, il malvagio uomo si adoperò senza indugio alcuno a murare l'ingresso della galleria, in questo modo "l'amata" figlia non sarebbe stata sua, ma
nemmeno di nessun'altro. La poveretta infatti li rinchiusa in poco tempo morì di fame e di sete. Il castellano nei giorni successivi raccontò alla gente che la figlia era fuggita, la stessa versione fu poi raccontata al ritorno dell'ufficiale. Il giovane disperato cominciò a cercare Lucia in ogni dove, naturalmente le ricerche non portarono a nessun esito e preso dallo sconforto, passato un po' di tempo, abbondonò l'incarico e tornò nella sua Modena. Di li a poco anche per il perfido castellano il destino fu avverso, una malattia misteriosa lo portò inesorabilmente alla morte. La storia però non finì qui. Si racconta che il fantasma di Lucia ancora oggi vaga in quel passaggio segreto che collega la Fortezza con Castelnuovo. La sventurata di fatto è ancora lì che cerca di fuggire da quella maledetta prigione. La sua anima non ha ancora pace, quella pace sarà ritrovata solamente quando uno dei varchi d'entrata del passaggio sarà nuovamente aperto...
scoperta durante i lavori di restauro e recupero della Rocca Ariostesca a Castelnuovo Garfagnana (Lucca), struttura militare fortificata risalente al Medioevo. Gli operai delle ditte incaricate dei lavori hanno notato un abbassamento di una parte di pavimento del piano terra e da lì a poco, spostando una notevole quantità di detriti, dal sottosuolo è emersa una stanza segreta: si tratta di un vano o di un passaggio la cui presenza era finora rimasta sconosciuta e non è escluso che possa condurre ad altre stanze dell'antico palazzo che fu anche la dimora di Ludovico Ariosto". Sono le 20:15, l'Agenzia Nazionale Stampa Associata, a tutti meglio nota come ANSA (la quinta agenzia d'informazione al mondo) rilancia la clamorosa notizia. E pensa un po' che avevo creduto di chiudere quella giornata davanti alla tele in maniera tranquilla e rilassata. La notizia invece mi riportava a ricordi di quand'ero bimbetto. Infatti chi fra noi non ha mai immaginato di avere per sè un luogo dove dedicarsi ai propri hobby e alle proprie passioni, lontano da sguardi indiscreti? E' sempre stato un mio sogno, ma l'ho sempre visto come un'idea uscita solo dai libri o dai film, ma non è sempre così, anzi... Chi studia "castellologia" sa benissimo che nel primo medioevo sia nelle massicce fortezze o negli imponenti manieri era piuttosto usuale scavare cunicoli, passaggi e stanze segrete a vari metri di profondità. Un lavoro duro, da talpe, che veniva fatto con abbondante forza lavoro che creava questi sotterranei, talvolta piccoli ed angusti, altre volte talmente grandi da permettere il passaggio di una carrozza. D'altronde la vita dentro un castello era dura e abbastanza scomoda, si doveva vivere alsuo interno cinti da alte mura di protezione, si doveva rientrare dentro di esse a determinate ore prestabilite, dopodichè, chi non rientrava sarebbe rimasto fuori a passare la notte in preda ai briganti, malfattori e nemici vari. Fra tutti questi nemici i più temuti erano quegli eserciti che in alcune occasioni assediavano la roccaforte di turno e quando da parte degli assediati ormai anche l'ultima speranza di resistere al nemico spariva, quale miglior soluzione per salvarsi la vita c'era che fuggire attraverso stanze che portavano a dei passaggi segreti? Questi passaggi, spesso conducevano verso impenetrabili selve nascoste alla vista di chicchessia o anche in direzione di altre inaccessibili fortezze. In questa fuga verso la salvezza avevano la precedenza i reali o i Signori del castello, si doveva in questo modo evitare un pericoloso vuoto di potere, ma non solo, un'altra funzione di questi passaggi era quella di avere un fondamentale ricambio di soldati fra una fortezza e un'altra. Quello che però è evidente che queste stanze segrete non sono un'invenzione medievale, già ai tempi dell'antico Egitto illustri architetti progettavano e realizzavano immensi monumenti funerari che prevedevano stanze e passaggi segreti per proteggere i tesori del loro faraone, alcune di queste ancora oggi rimangono segrete. Tornando a casa nostra uno dei passaggi segreti più famosi è quello del Castello Sforzesco di Milano, che si snoda fra cunicoli attraversabili anche a cavallo, fino ad arrivare alla campagna aperta. Altrettanto famoso è quello del Passetto di Borgo, un passaggio che collega il Palazzo Vaticano con Castel Sant'Angelo,
Passetto di Borgo |
Fortezza di Mont'Alfonso |
La rocca Ariostesca |
La stanza segreta trovata a Castelnuovo (foto de "Il Tirreno") |
Bibliografia
- "Garfagnana isola fantastica" di Alberto Cresti, edito Banca dell'Identità e della Memoria, anno 2020