Dalla gente comune erano considerati tutt'altro che dei manigoldi o dei furfanti, erano reputate persone di tutto rispetto, coloro che lottavano contro il potere, contro i ricchi, insomma, gente povera come loro stessi che però era riuscita ad alzare la testa dalla miseria che ammantava tutta la Garfagnana. Questi novelli Robin Hoood erano i briganti garfagnini. In questo mondo così variegato e complesso, che comprendeva anche questi presunti "Robin Hood", esistevano anche banditi comuni che non avevano alcuna ispirazione "filantropica" e che non erano altro che l'espressione di una società in cui la violenza era largamente praticata da tutte le classi sociali. Comunque sia, la vena benefattrice di questi briganti nostrali aveva il suo scopo principale nell'ingraziarsi il misero popolino, infatti dopo aver perpetrato il violento agguato all'opulento signorotto di turno e diviso fra la banda i proventi della rapina, era consuetudine che una parte di questo maltolto fossedestinata all'acquisto di cibarie da distribuire alla povera gente, facendo così si sarebbero comprati la loro protezione e la loro benevolenza, in questo modo sapevano che mai e poi mai il tapino li avrebbe traditi alle pubbliche autorità, anzi li avrebbero difesi a spada tratta contro tutto e tutti, era più facile che uno stesso membro della banda tradisse un suo compagno. Fu proprio per questo motivo che nel periodo d'oro del brigantaggio garfagnino questi malfattori divennero delle vere e proprie icone, fu questa supposta umanità che fece nascere leggende e racconti su questi briganti, in questo modo la narrazione storica delle loro imprese si confuse con la leggenda e poco importava sapere se quel singolo episodio fosse realmente accaduto oppure no. Il brigante in fondo era anche questo: mito, leggenda, quel pizzico di sogno di rivalsa che in taluni casi non guastava affatto. Ecco allora nascere l'epopea sui briganti garfagnini. Fra i più rinomati manigoldi c'erano quelli che agivano sulla Via Vandelli(n.d.r: la strada che avevano fatto costruire gli Estensi per collegare la Garfagnana con il mare), questi malviventi erano solito appostarsi dietro i faggi che
La Via Vandelli |
Bibliografia
- " Racconti e tradizioni popolari delle Alpi Apuane" di Paolo Fantozzi edizione "Le lettere" anno 2013