Si dice sempre così..."Si stava meglio,quando si stava peggio".Ma una volta (economicamente parlando) eufemismi a parte stavamo male veramente (anche se adesso a quei tempi ci stiamo avvicinando a grandi passi)...Mi spiego meglio.Alcuni mesi fa la mia soffitta in una delle mie rare pulizie ha tirato fuori un prontuario di prezzi di generi alimentari degli anni 30 appartenuto ad una zia della mia mamma (la zia Emma) che aveva una bottega "sul ponte" davanti al palazzo comunale di Gallicano.Era la classica bottega di una volta, vendeva alimentari, ma vendeva anche di tutto un po'.Correvano gli anni '30 come detto,erano anni duri,la maggior parte delle persone si dedicava all'agricoltura, gli altri invece erano operai e operaie a turni estenuanti nelle fabbriche della zona come la Cucirini o la S.M.I e poi le bocche da sfamare erano tante. Una famiglia piccola era composta da cinque persone, certe famiglie dovevano mettere a tavola anche per dieci, dodici familiari. Tutto questo mio ragionamento mi è sobbalzato nella testa quando ho letto proprio questo listino prezzi e ho fatto un raffronto con la vita di oggi facendo dei semplicistici conti per vedere quanto costava la vita in Garfagnana a quel tempo e fare poi un paragone a 75 anni di distanza.Diciamo che, tanto per portare alcuni esempi, riporto i prezzi di quelli che i migliori analisti economici chiamano "beni di prima necessità": il prezzo del pane era di 1 lira e 50 centesimi (i prezzi sono riferiti al Kg), la pasta (rara) 2 lire,il riso 1 lira, lo zucchero era oro... ben 6 lire e 30, il caffè poi era fuori da ogni portata, un prezzo esorbitante tant'è che nel prontuario è
La vecchia bottega della Zia Emma (foto tratta da "Gallicano in Garfagnana")
contemplato ma solo su ordinazione. A questo punto mi sono detto un'altra cosa, tanto per fare una comparazione il più reale possibile, ma quant'era la paga giornaliera di un operaio della S.M.I o della Cucirini Cantoni Coats? Scartabellando di qua e di là è venuto fuori che un operaio di media fra le due fabbriche prendeva circa 12 lire (l'operaio donna prendeva la metà circa...).Pensate voi solo per acquistare 1 Kg di pane ci voleva 1 lira e 50 centesimi,mentre per comprare 2 Kg di zucchero serviva un intera giornata di lavoro.Facendo un raffronto spicciolo se mettiamo sul piatto la giornata media lavorativa di oggi che si aggira intorno alle 55 € lo stesso chilo zucchero (che grosso modo viene intorno ad 1 € e 30 cent),adesso se ne possono comprare circa 40 Kg con la stessa giornata lavorativa. La vita sarà stata economicamente più dura, noi forse avremo qualche "soldarello" di più per le tasche (per ora), ma loro avevano una cosa che noi non abbiamo: la voglia di aiutarsi gli uni con gli altri, lo spirito di sacrificio e una vita sicuramente più genuina e sincera...e questi pregi al supermercato non li vendono...