Questo è un posto che amo
particolarmente perchè mi riporta alla mente ricordi di quando ero bimbetto, quando con il mio babbo mi inerpicavo su per il sentiero che dal Piglionico porta al rifugio Rossi.Il rifugio Rossi è posto nella vallata fra due montagne, la Pania della Croce e la Pania Secca e posso dire senza ombra di dubbio che è uno dei luoghi più belli della nostra Garfagnana.Oltre che per la sua incomparabile bellezza quest'anno vale la pena di ricordarlo anche per il suo compleanno, infatti compie esattamente 90 anni tondi tondi.Mi piace rammentare questo compleanno perchè il Rifugio Rossi per chi ama la montagna è un vero simbolo è stato un riparo per gli alpinisti durante le intemperie ed è stato meta per le scampagnate degli escursionisti (come me), insomma un vero gioiello immerso nella natura e chi non ha avuto l'occasione di visitare questi posti è bene che alla prossima occasione utile lo faccia.Tutto infatti incominciò intorno alla metà dell'800 quando iniziò a mutare anche l'idea di montagna stessa non più vista come luogo in cui fare agricoltura e pastorizia, ma fu anche presa in considerazione l'idea di salire sui monti per conoscenza o per piacere.Questa nuova idea di montagna investì anche le Apuane e così nel giro di pochi decenni nacque il primo rifugio.Era il 1902 ed il C.A.I (club alpino
italiano) ligure pose la prima pietra di quello che sarebbe diventato (come detto) il primo rifugio apuano e sorse così il rifugio Aronte (in provincia di Massa) situato a breve distanza dal Passo della Focalaccia (che si trova fra la Tambura ed il Monte Cavallo) a 1642 metri d'altezza, il rifugio apuano che si trova alla maggior quota.Purtroppo per noi la nostra zona dipendeva da una sede del C.A.I distante anni luce dai nostri monti ed era quella di Firenze ed eravamo un po' trascurati fino a che nel 1923 la sede del club alpino di Firenze non dette il benestare per costituire una sezione C.A.I anche a Lucca. Fu la scintilla, tant'è che subito l'anno dopo, il 24 agosto 1924 viene inaugurato il rifugio Pania (così chiamato inizialmente).Il primo tetto che ebbe si dice che era
un tetto a volta, ma ben presto rovinò e fu ricostruito nella forma
attuale.L'originaria struttura era semplice e spartana e nonostante tutto fu fatto con molti sacrifici, la spesa per la neonata associazione fu importante ma la soddisfazione di dare ricovero e riparo dal brutto tempo agli amanti di questi monti era ancor maggiore. Di li a poco cambiò anche il suo nome da Rifugio Pania si passò all'attuale Rifugio Rossi, in memoria del giovane alpinista lucchese Enrico Rossi morto in un incidente stradale. E pensare che a 90 anni di distanza oggi questo rifugio offre: 22 posti letto in camerata unica (di cui 8 di emergenza),una saletta da pranzo con
camino,telefono, piazzola per atterraggio elicotteri,illuminazione elettrica, riscaldamento a stufe, biblioteca,servizi igenici e acqua corrente e pensare che a proposito d'acqua e sulla disponibilità di acqua potabile nel rifugio l'ingegner Masini all'inaugurazione nel 1924 diceva
L'inaugurazione del Rifugio Rossi il 24 agosto 1924 |
Vecchia foto del rifugio Rossi |
un tetto a volta, ma ben presto rovinò e fu ricostruito nella forma
Il rifugio oggi |
camino,telefono, piazzola per atterraggio elicotteri,illuminazione elettrica, riscaldamento a stufe, biblioteca,servizi igenici e acqua corrente e pensare che a proposito d'acqua e sulla disponibilità di acqua potabile nel rifugio l'ingegner Masini all'inaugurazione nel 1924 diceva
" ...Questa coltre erbosa, dove la neve soggiorna fino alla fine di Maggio, agisce a guisa di spugna, s’impregna di acqua e la restituisce, goccia a goccia, dando luogo a due piccole sorgenti, se pure è il caso di chiamarle così, una delle quali, quella più prossima alla Pania Secca è di piccolissimo bacino, si esaurisce ai primi di Luglio...Ma anche nell’ipotesi che per brevi giorni l’acqua dovesse mancare, il Rifugio sarebbe sempre alimentato dalla neve raccolta nelle caverne, di cui la maggiore e perenne, dista venti minuti di cammino dal Rifugio e trovasi sotto la Pania della Croce..." (notizia tratta da Daniele Saisi blog)E oggi è ancora lì il nostro rifugio Rossi a 1609 metri d'altezza ad ammirare le nostre belle montagne.