un brigante del 1500 |
L'organizzazione estense lasciava a tutte le terre della Garfagnana sotto il suo controllo una larga indipendenza; il ruolo di rappresentante della corona era svolto dai Commissari, successivamente sostituiti dai Governatori. Uno dei primi Commissari/Governatori fu Ludovico Ariosto, che arrivò a Castelnuovo nel 1522 e rimase fino alla metà del 1525; le lettere da lui scritte in questo periodo rivelano che il soggiorno in Garfagnana fu per lui difficile e sofferto. L'Ariosto infatti era soprattutto un poeta e non uomo politico e la carica di Goverantore fu da lui accettata esclusivamente per motivi economici. Il poeta ebbe più volte a rimproverare al Duca Alfonso I la sua indulgenza verso i banditi che, in quel periodo, erano la piaga della Garfagnana. Nonostante l'insofferenza verso la sua mansione, l'Ariosto cercò comunque di dare sempre il meglio di sè: conosceva bene i briganti e sapeva che la loro forza veniva sia dalla paura della gente, sia dalla paralisi del potere;
Ludovico Ariosto |
“Era un conosciuto capobanda nascosto nei boschi dell'Appennino. Pare proprio che il suo rifugio fosse nei pressi di San Pellegrino,luogo privilegiato per assalire e derubare i viandanti che da Modena scendevano in Garfagnana. Un giorno, mentre l'Ariosto saliva verso il passo, fu assalito e derubato dei suoi averi. All'improvviso uno dei banditi della banda di Pacchione pronunciò il nome dell'Ariosto ed il bandito svelto domandò – Dov'è? Dov'è Messer Ariosto? -Sono io – rispose il poeta. - Compagni, udite! -
La Rocca Ariostesca a Castelnuovo. La "casa" dell'Ariosto ai tempi garfagnini |