I Monument's Man nel castello di Neuschwainsten in Germania nel 1945 |
Hermann Goring "il razziatore" |
E in Italia? In Italia questi anomali eroi sbarcarono in Sicilia nell'autunno del 1943, erano in ventisei, pronti a tutto (o quasi) pur di proteggere, ristrutturare e recuperare il ricchissimo patrimonio artistico italiano. La strategia era chiara, man mano che i territori venivano liberati si interveniva immediatamente per preservare i monumenti danneggiati e mettersi a caccia dei tesori rubati. Queste operazioni portarono nella sola Sicilia a mettere in sicurezza decine di siti e iniziare la ricostruzione di monumenti
Le chiese di Palermo con i loro tesori devastate dai bombardamenti |
La Garfagnana non sarà Firenze in fatto di monumenti e opere d'arte, ma il suo patrimonio artistico da difendere ce l'aveva, eccome se ce l'aveva. Parliamoci chiaro, qui i Monument's Man non arrivarono mai, vuoi perchè la Valle del Serchio era considerata zona ad alta pericolosità, ma sopratutto perchè come tutti ben sappiamo la vita è fatta di priorità e tale priorità fu data alla salvaguardia della culla del Rinascimento: Firenze e in effetti qui il lavoro era
Firenze: Ponte Santa Trinita disegnato da Michelangelo distrutto dalle bombe |
Rodolfo Siviero, vero eroe italiano |
La Pala Robbiana nel duomo di San Jacopo a Gallicano |
Il Ponte del Diavolo a Borgo a Mozzano scampato alle mine naziste |
L'opera di recupero di Siviero e dei Monument's Man continuò anche dopo la guerra e tutt'oggi molte opere trafugate dai nazisti non sono state ancora ritrovate. E' notizia di alcuni giorni fa del ritrovamento di un opera di inestimabile valore economico e culturale: "Il Busto di Cristo", realizzato da Matteo Civitali nel 1470 e trafugato dai tedeschi dalla chiesa di Santa Maria della Rosa in Lucca, nella notte fra il 7 e l'8 febbraio 1944. L'opera era
"Il Busto di Cristo" di Matteo Civitali ritrovato dai carabinieri restituito alla città di Lucca |
La Garfagnana invece, anche grazie alla preventiva azione descritta
"San Giorlamo penitente" del Perugino rubato dai nazisti a Capezzano nel '44 e non ancora ritrovato |
degli Schiavoni verso est" del Canaletto,"San Girolamo Penitente" del Perugino, "Il Redentore" di Dosso Dossi e di molti altri ancora ne sono state perse da tempo immemore le tracce. Anche Viareggio fu colpita dalle "mani lunghe" naziste il dipinto"L'Imperatore Guglielmo a cavallo calpesta un cumulo di teschi"di Lorenzo Viani sparì sempre in quel maledetto 1944.
Ancora oggi questa storia non è finita. L'italia e la Toscana in particolare hanno ancora fuori (e non si sa dove sono) centinaia di opere. Una filosofia di guerra criminale questa, studiata non a caso, che trovava il suo credo in un pensiero espresso bene da un Monument's Man:
"Puoi sterminare un'intera generazione, bruciare le loro case e troveranno una via di ritorno. Ma se distruggi la loro cultura è come se non fossero mai esistiti. E' questo che vuole Hitler ed è esattamente questo che noi combattiamo".
Bibliografia
- "Chi li ha visti? I tesori d'arte della Toscana ancora prigionieri di guerra" Giannella Channel. A cura di Salvatore Giannella
- "La vera storia dei Monument's Man" L'undici Informazione Pura di Mara Marantonio
- Museo Casa Rodolfo Siviero -Archivio Siviero-