La storia è fatta sopratutto da memoria e testimonianze e fra le più
grandi risorse per chi scrive di storia come me, i racconti delle persone anziane sono fondamentali. Sono una fonte inesauribile di notizie e di aneddoti, talvolta felici e talvolta commoventi, basta mettersi lì cominciare un discorso ed ecco che magicamente il loro album dei ricordi si apre...Grazie a Dio in fatto di memoria e quindi di gagliardi vecchietti la Garfagnana (e i suoi storici) possono andare tranquilli, secondo statistiche recenti infatti i centenari in tutta la provincia di Lucca sono addirittura triplicati, da indagini ISTAT non sono mai stati così tanti. Ben 144 in totale e il gentil sesso è in stragrande maggioranza con 120 signore che hanno spento le cento e più candeline, mentre i signori sono "solamente" 24, così ripartiti geograficamente: 115 vivono fra la Piana e la Garfagnana e 29 in Versilia. Il dato è impressionante paragonato a quello del 2002 (appena 15 anni fa), ed effettivamente all'epoca si contavano appena 53 centenari (un incremento del +170% !!!), consideriamo poi che è in forte aumento anche la fascia degli over 75, nel 2015 erano 39 mila, oggi siamo già oltre le 49 mila unità. Anche nel resto della nostra regione (la Toscana) non si scherza, anche qui i centenari sono in abbondanza (1506) e addirittura si prevede che in provincia (Lucca) nel 2030 gli arzilli nonnetti che arriveranno ai cento anni saranno oltre 500, dati che fanno ben sperare, dal momento che la stessa Toscana risulta essere fra le primissime in Italia in quanto "a speranza di vita" (80,9 per gli uomini e 85 per le donne, primato che in 25 anni
è aumentato di 6 anni per i signori e 4 per le signore). Ecco allora comune per comune (Mediavalle e Garfagnana comprese) la dislocazione e la classifica di coloro che hanno un secolo (o oltre) di veneranda età:
In tutta la Valle del Serchio coloro che toccano il secolo di vita sono 32. Da segnalare il dato di Barga e Borgo a Mozzano (coloro che hanno più centenari), nelle due località in questione sono presenti case di riposo, dove loro probabilmente hanno lì il domicilio.
Andiamo ancora di più nello specifico e guardiamo anche il resto della provincia:
particolare sulle prospettive di vita, ancor di più incide però la qualità del cibo, alimenti sani, ortaggi senza l'aggiunta di additivi chimici e animali allevati naturalmente sono un vero toccasana. A conferma di questo molti dei nostri anziani ultra ottantenni ancora badano personalmente alle bestie e agli orti e Mario originario di Villa Collemandina e agricoltore a tempo pieno (che da poco ha festeggiato i 100 anni) ci dice che il segreto dei centenari è non morire prima dei 100 anni...effettivamente non fa una grinza...
Studiosi di gerontologia incuriositi dal fenomeno garfagnino hanno incominciato in questi anni a metterci dentro il naso e quindi a studiare per scoprire il possibile elisir di lunga vita, interessati sopratutto dall'eventuale crescita di questi, che ci sarà nei prossimi decenni. In particolare stanno studiando il loro stile alimentare, valutando il nesso tra composizione di cibo, invecchiamento e malattie, con un occhio anche all'antropologia sociale. Walter Longo ordinario di gerontologia e di scienze biologiche alla University of Southern California di Los Angeles ci spiega meglio il concetto: - Tutti i centenari del mondo mangiano poco e quasi sempre le stesse cose. Apprezzano e si godono i momenti della vita in comune, la chiesa, le feste, la piazza, ma sanno anche essere indipendenti dal sistema sociale, pensiero poi che vale non solo per i centenari ma per tutti gli anziani in genere-.
Dunque non è solo una sana alimentazione che ci porta a vivere più a lungo, così Harriet Jameson giovane professoressa di 28 anni dell'Indiana University dice che la longevità garfagnina e in generale nella maggioranza dei casi sia legata al "senso dei luoghi":- Noi crediamo che l'assenza di stress sia da misurare anche attraverso gli spazi in cui vivono, l'aria che si respira, la frequenza dei contatti umani. In sostanza quello che noi definiamo rapporto di comunità è fondamentale per vivere meglio e più a lungo. Indaghiamo nelle "blu zone" (n.d.r: termine usato per identificare le zone geografiche dove le persone vivono più a lungo) di tutto il mondo e questo sembra essere il filo comune che lega tutti i più longevi-. la collega Asa Escocker(28 anni anche lei) porta un esempio:- Non può esserci paragone fra chi vive in una famiglia circondato dall'affetto dei figli e dei nipoti e chi passa i suoi giorni in un ospizio. Non può esserci relazione per chi vive nella frenetica New York o a Pechino e chi passa le sue giornate nella serenità di un paese. Stiamo constatando che in questi piccoli paesini la qualità della vita è diversa, è migliore. Il tratto dominante è la serenità, non la frenesia. La tranquillità, non l'ossessione e tutto avviene in spazi liberi e non soffocati, naturalmente non è da sottovalutare che questi vecchietti
beneficiano di nuovi standard di comodità di vita, dei progressi della medicina. Nelle interviste che abbiamo fatto a queste persone centenarie le classiche patologie dell'invecchiamento sono quasi assenti, il signor Bruno ad esempio ci ha impressionato, a una memoria vivida e lucida e ci ha raccontato la sua esperienza di guerra quando da giovane braccato dai nazisti fuggiva nei boschi di San Pellegrino in Alpe, ricordi nitidi e precisi come se fossero accaduti ieri-
Questo è quello che scienza ci dice, ma i diretti interessati la pensano un po' diversamente e Giuseppe, 97 anni ha le idee chiare sul segreto per vivere molti anni. Lui tutti i giorni si occupa dell'orto, dei suoi pomodori, dell'insalata, delle zucchine ma per lui la sua salvezza dall'invecchiamento sono state le donne, anche ultimamente ha chiesto a una signora di uscire per bere qualcosa e ha riscoperto che è una cosa indispensabile e che fa stare felice, allegro e vivo. Di pensiero totalmente opposto è un suo omonimo (anch'egli di nome Giovanni), lui è zitello e dice che sicuramente il matrimonio gli avrebbe levato vent'anni vita, i suoi coetanei si sono tutti sposati, le mogli sono sopravvissute e loro sono tutti al cimitero...
Poi c'è la Luigina madre di sette figli e 98 anni sul "groppone",
lei consiglia che per vivere a lungo bisogna essere sempre ottimisti, mantenersi in attività e buttare via le sigarette. Altri consigli dispensa Vincenzo (94) e la butta sul bere, vino rosso e "bono"è la panacea di tutti i mali. L'ex maestra garfagnina Giuseppina dall'alto della sua esperienza afferma che il cervello e il corpo vanno sempre mantenuti attivi, lavora in giardino tutti i giorni e legge ancora Cechov a 92 anni. Per ultimo i ricercatori dell'Indiana University hanno incontrato Antonio e Anna marito e moglie che abitano in un paesello fra i boschi garfagnini, 96 anni lei e 95 lui e hanno fatto intuire agli scienziati che erano li ad intervistarli che non può essere solo il buon cibo la formula del vivere a lungo, hanno affermato che senza affetto ed amore la loro vita sarebbe durata molto di meno...ed ecco allora che a un tratto mi ritornano alla mente le parole di un romanzo di Romano Battaglia:
"Chi ama profondamente non invecchia mai, neanche quando ha cent'anni. Potrà morire di vecchiaia ma morirà giovane".
Bibliografia:
grandi risorse per chi scrive di storia come me, i racconti delle persone anziane sono fondamentali. Sono una fonte inesauribile di notizie e di aneddoti, talvolta felici e talvolta commoventi, basta mettersi lì cominciare un discorso ed ecco che magicamente il loro album dei ricordi si apre...Grazie a Dio in fatto di memoria e quindi di gagliardi vecchietti la Garfagnana (e i suoi storici) possono andare tranquilli, secondo statistiche recenti infatti i centenari in tutta la provincia di Lucca sono addirittura triplicati, da indagini ISTAT non sono mai stati così tanti. Ben 144 in totale e il gentil sesso è in stragrande maggioranza con 120 signore che hanno spento le cento e più candeline, mentre i signori sono "solamente" 24, così ripartiti geograficamente: 115 vivono fra la Piana e la Garfagnana e 29 in Versilia. Il dato è impressionante paragonato a quello del 2002 (appena 15 anni fa), ed effettivamente all'epoca si contavano appena 53 centenari (un incremento del +170% !!!), consideriamo poi che è in forte aumento anche la fascia degli over 75, nel 2015 erano 39 mila, oggi siamo già oltre le 49 mila unità. Anche nel resto della nostra regione (la Toscana) non si scherza, anche qui i centenari sono in abbondanza (1506) e addirittura si prevede che in provincia (Lucca) nel 2030 gli arzilli nonnetti che arriveranno ai cento anni saranno oltre 500, dati che fanno ben sperare, dal momento che la stessa Toscana risulta essere fra le primissime in Italia in quanto "a speranza di vita" (80,9 per gli uomini e 85 per le donne, primato che in 25 anni
è aumentato di 6 anni per i signori e 4 per le signore). Ecco allora comune per comune (Mediavalle e Garfagnana comprese) la dislocazione e la classifica di coloro che hanno un secolo (o oltre) di veneranda età:
- Barga 8 centenari
- Borgo a Mozzano 5
- Castelnuovo Garfagnana 3
- Bagni di Lucca 2
- Molazzana 2
- Gallicano 2
- Giuncugnano- Sillano 2,
- Minucciano, Fabbriche di Vergemoli, Camporgiano, Piazza al Serchio, Pieve Fosciana, San Romano, Villa Collemandina, Coreglia 1
In tutta la Valle del Serchio coloro che toccano il secolo di vita sono 32. Da segnalare il dato di Barga e Borgo a Mozzano (coloro che hanno più centenari), nelle due località in questione sono presenti case di riposo, dove loro probabilmente hanno lì il domicilio.
Andiamo ancora di più nello specifico e guardiamo anche il resto della provincia:
- Lucca 37 centenari
- Viareggio 17
- Capannori 17
- Pietrasanta 12
- Camaiore 12
- Altopascio 4
- Porcari 4
- Stazzema 3
- Massarosa 2
- Montecarlo, Pescaglia, Seravezza, Villa Basilica 1
Natura e aria buona (Isola Santa) |
Studiosi di gerontologia incuriositi dal fenomeno garfagnino hanno incominciato in questi anni a metterci dentro il naso e quindi a studiare per scoprire il possibile elisir di lunga vita, interessati sopratutto dall'eventuale crescita di questi, che ci sarà nei prossimi decenni. In particolare stanno studiando il loro stile alimentare, valutando il nesso tra composizione di cibo, invecchiamento e malattie, con un occhio anche all'antropologia sociale. Walter Longo ordinario di gerontologia e di scienze biologiche alla University of Southern California di Los Angeles ci spiega meglio il concetto: - Tutti i centenari del mondo mangiano poco e quasi sempre le stesse cose. Apprezzano e si godono i momenti della vita in comune, la chiesa, le feste, la piazza, ma sanno anche essere indipendenti dal sistema sociale, pensiero poi che vale non solo per i centenari ma per tutti gli anziani in genere-.
La buona cucina di una volta |
Dunque non è solo una sana alimentazione che ci porta a vivere più a lungo, così Harriet Jameson giovane professoressa di 28 anni dell'Indiana University dice che la longevità garfagnina e in generale nella maggioranza dei casi sia legata al "senso dei luoghi":- Noi crediamo che l'assenza di stress sia da misurare anche attraverso gli spazi in cui vivono, l'aria che si respira, la frequenza dei contatti umani. In sostanza quello che noi definiamo rapporto di comunità è fondamentale per vivere meglio e più a lungo. Indaghiamo nelle "blu zone" (n.d.r: termine usato per identificare le zone geografiche dove le persone vivono più a lungo) di tutto il mondo e questo sembra essere il filo comune che lega tutti i più longevi-. la collega Asa Escocker(28 anni anche lei) porta un esempio:- Non può esserci paragone fra chi vive in una famiglia circondato dall'affetto dei figli e dei nipoti e chi passa i suoi giorni in un ospizio. Non può esserci relazione per chi vive nella frenetica New York o a Pechino e chi passa le sue giornate nella serenità di un paese. Stiamo constatando che in questi piccoli paesini la qualità della vita è diversa, è migliore. Il tratto dominante è la serenità, non la frenesia. La tranquillità, non l'ossessione e tutto avviene in spazi liberi e non soffocati, naturalmente non è da sottovalutare che questi vecchietti
La vita contadina, dura ma sana |
Questo è quello che scienza ci dice, ma i diretti interessati la pensano un po' diversamente e Giuseppe, 97 anni ha le idee chiare sul segreto per vivere molti anni. Lui tutti i giorni si occupa dell'orto, dei suoi pomodori, dell'insalata, delle zucchine ma per lui la sua salvezza dall'invecchiamento sono state le donne, anche ultimamente ha chiesto a una signora di uscire per bere qualcosa e ha riscoperto che è una cosa indispensabile e che fa stare felice, allegro e vivo. Di pensiero totalmente opposto è un suo omonimo (anch'egli di nome Giovanni), lui è zitello e dice che sicuramente il matrimonio gli avrebbe levato vent'anni vita, i suoi coetanei si sono tutti sposati, le mogli sono sopravvissute e loro sono tutti al cimitero...
Poi c'è la Luigina madre di sette figli e 98 anni sul "groppone",
Secondo alcuni allunga la vita... |
"Chi ama profondamente non invecchia mai, neanche quando ha cent'anni. Potrà morire di vecchiaia ma morirà giovane".
Bibliografia:
- Analisi di Coldiretti-Epaca su dati ISTAT riferiti al 2016, dati per l'argomento trattato fortemente suscettibili a variazioni
- Studio fornito dall'Indiana University in collaborazione con University of Southern California, anno 2016
- Cielochiaro di Romano Battaglia, anno 1993, BUR editore