Italiani fondatori di nuove città |
Così Plutarco nelle sue "Vite parallele"ricorda la fondazione della città per eccellenza: Roma. La fondazione di Roma è stata una delle date più importanti della storia dell'umanità, questa città cambiò letteralmente i destini del mondo e ancora oggi il riverbero di ciò è ancora presente. In Garfagnana non voliamo così in alto, ma anche nella nostra valle abbiamo avuto i nostri "Romolo", cioè dei fondatori di città. Si, avete capito bene, questa è una pagina davvero poco conosciuta dei nostri emigrati, ma alcuni di loro posero le fondamenta per nuovi abitati che ancora oggi sono vivi e vegeti. Ma andiamo per gradi e cominciamo a raccontare la nostra storia dicendo che noi italiani abbiamo avuto sempre la prerogativa di essere degli esploratori provetti, d'altronde Marco Polo, Colombo e Vespucci qualcosa avranno pure lasciato...Infatti così è, tant'è che quando alla fine dell'800 e gli inizi del '900 ci fu il boom dell'emigrazione molti italiani non si limitarono a vivere nelle grandi città ma andarono a cercar fortuna in lidi quasi inesplorati come al tempo era quel lembo di terra nello stato dell'Arkansas (Stati Uniti) dove oggi sorge la città dal curioso nome di Tonti Town. Fu fondata nel 1898 da un gruppo di immigrati cattolici italiani, guidati dal loro prete Pietro Bandini, si stabilirono in questo posto perchè così dissero che il clima e il terreno erano simili a quelli del loro luogo nativo nella lontana Italia. Decisero perdipiù di onorare un altro italiano, esploratore come loro: Henri De Tonti, in suo onore fu dato il nome a questa cittadina, a colui che aiutò Renè Robert Cavalier de La Salle ad esplorare il fiume Mississipi. Oggi la città è famosa per il Tonti Town Grape festival
Tonti Town Grape Festival |
Io a Capitan Pastene Cile |
Tornando al nocciolo della questione i nostri garfagnini non furono di meno di altri italiani e anzi la loro mente fu lungimirante quando intuirono (proprio in America Latina) che bisognava acquistare terreni adatti alle future stazioni ferroviarie, difatti in quegli sperduti luoghi era in forte espansione la costruzione di nuove ferrovie ed è proprio qui che i nostri conterranei ebbero l'intelligenza di precedere, piuttosto che seguire i binari, sorsero così nuovi paesi la cui principale produzione era la fabbricazione di traversine per i binari. Lampante è il caso di Primo Fiori di Gragnana (Piazza al Serchio). Suo padre era già partito per il Brasile all'inizio del secolo scorso e Primo non trovando lavoro nel 1926 ripetè la scelta del genitore. Arrivò in quel di San Paolo e con l'aiuto di alcuni compaesani trovò finalmente lavoro. Non contento nel 1932 si trasferì nello stato del Paranà dove partecipò alla costruzione della ferrovia, si fermò così in quella che sarebbe diventata la città di Londrina (che oggi per numero è la seconda più popolosa dello stato) con la moglie di origine russa e insieme
Londrina oggi |
Salto Grande oggi |
Queste storie nella loro eccezionalità un po' si assomigliano tutte. Simili furono i fatti che capitarono ad Angelo Guazzelli di Chiozza che trovò il suo paradiso terrestre sulle sponde del fiume Apiay a trecento chilometri da San Paolo del Brasile, qui vi costruì la prima capanna, in poco tempo ne sorsero altre e altre ancora, nacque così nel 1886 la città di Bury. Stessa cosa per Polinice Mattei di San Romano Garfagnana, uomo dalle idee politiche ben chiare e quindi spesso in contrasto con il governo locale, la sua caparbietà lo portò quindi a fondare una città tutta sua: Tanabi. Oggi questo luogo insieme ai suoi 25.000 abitanti può vantare una università e una squadra di calcio di buon livello. Pasquale Toti di Cardoso invece è il padre di Uberaba, situata nello stato del Minas Gerais anch'essa in Brasile. Questa terra si prestò subito a nuovi tipi di cultura mai provati nella Valle del Serchio, come la soia e la canna da zucchero ed in più sterminati pascoli favorirono il nascere di intere mandrie di mucche, insomma anche nel XI secolo questa regione rimane uno dei centri agricoli più importanti del Paese. Addirittura c'è chi fondò una città in collaborazione tra fratelli e per buona fortuna non andò a finire come fra Romolo
festa dei fondatori di Rudge Ramos |
Per l'emigrato la conquista di una casa propria non è solamente uno dei più rassicuranti segnali di condizioni economiche è anche il luogo in cui ci si può sentire "solamente" se stessi. Alcuni garfagnini non si accontentarono di una semplice casa, furono
Tommaso Piagentini, uno dei tre fratelli fondatore di Rudge Ramos |
Bibliografia
- "Storie di ieri, di oggi, di donne, di uomini" Fondazione Paolo Cresci per la storia dell'emigrazione italiana