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Alcoolismo, sporcizia e povertà. Così era la Garfagnana del 1911

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Quello che andrete a leggere fra poco sembra un resoconto socio
Gallicano, i primi
del secolo
scorso
economico di un fantomatico inviato delle Nazioni Unite mandato in un fantomatico paese del terzo mondo a relazionare su di esso.Non parleremo però in questo caso (con tutto il rispetto) di qualche paese africano o di uno stato dell'est Europa uscito dall'egemonia sovietica o magari di qualche altra nazione del sud est asiatico. Questo che mi è capitato fra le mani è un documento ufficiale del 1911 che il sottoprefetto di Castelnuovo Garfagnana invia al prefetto di Massa (n.d.r:la provincia di appartenenza al tempo) dove illustra la situazione sociale ed economica in Garfagnana Non è un bel quadro, si parla di pericolo di infiltrazioni socialiste, di gente dedita al bere, di povertà, sporcizia ed ignoranza e si fa riferimento (tanto per rimanere nell'attuale) di un eventuale ospedale unico. Sono passati "solo" 105 anni da questo bel quadretto, non tanti storicamente parlando e pensare che questa era la Garfagnana in cui vivevano i nostri nonni (per alcuni dei lettori anche bis nonni probabilmente), figuriamoci però che nel giro di pochi chilometri la situazione cambiava totalmente. C'era Bagni di Lucca, uno dei centri termali più rinomati di tutto il continente, definita"terra di principi e di poeti" frequentata dal fior fior della cultura internazionale, tanto per "snocciolare" qualche nome possiamo citare Puccini,Croce, Byron e Montale e chi più ne ha più ne metta. Bastava anche attraversare le Apuane per ritrovarsi in un mondo magico, i primi stabilimenti balneari attiravano già le teste coronate di mezza Europa,non dimentichiamoci poi di Lucca che da ex città ducale godeva ancora di signorilità e lustro e in mezzo a tutto questo po pò di bel mondo c'era la Garfagnana isolata da tutto e tutti dove regnava la miseria più assoluta. 
Bagni di Lucca.Le terme
stabilimento idroterapico

Faccio appello dunque al mio attento lettore perchè legga accuratamente questo documento, uno spaccato reale, incredibile e se si vuole anche curioso di quel tempo, di una terra vissuta nell'indigenza e che solo negli ultimi decenni è riuscita ad alzare la testa, grazie proprio all'instancabile lavoro e ai risparmi dei nostri nonni in quei tristi anni(e anche dopo),fatti con tanto sacrificio perchè la miseria che patirono loro non la provassero in futuro nè i loro figli nè i loro nipoti.Ma attenzione quei risparmi e quei nonni stanno per finire...

RELAZIONE DEL SOTTOPREFETTO DI CASTELNUOVO ROSSI AL SIGNOR PREFETTO DI MASSA 13 GENNAIO 1911

"Le condizioni dello spirito pubblico in questo Circondario sono abbastanza soddisfacenti data l'indole tranquilla e pacifica della popolazione, a cui le speciali condizioni topografiche e gli scarsi contatti con i centri più popolosi e progrediti hanno mantenuto quel carattere patriarcale e primitivo che le rende aliene dalle agitazioni e dai disordini. Se a ciò si aggiunge il frazionamento della proprietà, il carattere prevalentemente estensivo dell'agricoltura e la mancanza quasi assoluta di industrie se si eccettuino le poche fabbriche e officine del capoluogo (n.d.r: Castelnuovo Garfagnana) e la speciale estrazione dei marmi nei comuni di Minucciano e Vagli di Sotto si comprende come il partito socialista abbia avuto poco incremento in questa regione, e appena in Castelnuovo abbia una modesta rappresentanza, esplicandosi  nella forma più blanda e senza pericoli per l'ordine pubblico. Nemmeno la numerosa popolazione operaia che si accentra per i lavori della ferrovia ha potuto dare espansione  notevole alla propaganda socialista.
Costruzione ferrovia in Garfagnana

A questo che è il lato buono di queste popolazioni fa riscontro l'assenza assoluta di ogni iniziativa che sia di stimolo al progresso nell'ordine morale, intellettuale ed economico. Alla iniziativa feconda del lavoro si contrappone il criterio angusto dell'economia sterile e improduttiva. Scarsa è la cultura, mancano le scuole, ne si sente il bisogno di istituirne, ciò è causa della emigrazione degli elementi più intellettuali  e dell'abbassamento continuo del livello della cultura generale.L'edilizia e l'igiene personale degli abitanti è dovunque trascurata anche nello stesso capoluogo non esito a dire per esperienza avutane. Inoltre una metà dei fabbricati è a rigore d'igiene inabitabile. In molti dei comuni minori e specialmente nelle frazioni l'abitato non ha nulla da invidiare ai paesi delle più infelici regioni d'Italia.
Colla emigrazione abbonda nei comuni del Circondario ciò che ne è una delle conseguenze più frequenti, l'abuso dell'alcoolismo, essendo la bettola il ritrovo abituale dei contadini e operai che ritornano l'inverno a consumarvi nell'unico modo che per loro è possibile gli scarsi guadagni accumulati e non è infrequente che questi accumuli di denaro qualcuno non creda di farne cosa migliore che aprire un' altra osteria, che si va ad aggiungere alle tante altre già esistenti nei comuni. A ciò lo scrivente tentò di porre un freno col vietare (salvi casi eccezionali di interesse del pubblico per
Osterie in Garfagnana inizio 1900
speciali condizioni locali)l'apertura di nuovi esercizi nei comuni che più ne abbondano, se non in sostituzione di quelli che vengono a cessare. E pur conseguenza dell'emigrazione operaia è l'aumento continuo dell'onere di spedalità, che costituisce uno dei maggiori aggravi per le finanze comunali, reso ancor maggiore dalla mancanza di ospedali, poichè l'unico esistente nel capoluogo ha una capienza limitatissima e manca dei mezzi adeguati, nonchè ad aumentare il numero dei letti esistenti e provvedere convenientemente a quelli di cui può disporre. Vi fu, nè è ancora abbandonata a parole, l'idea di costituzione di un consorzio fra i Comuni della Garfagnana per provvedere ad un ospedale comune, ma come tutte le idee che richiedono iniziativa, non ha avuto seguito in concreti fatti (n.d.r:...mi sa di storia già sentita, qualcuno ci aveva pensato 105 anni fa, ne passeranno altri 105 e questo ospedale ancora non ci sarà...).

Allo stesso modo è pendente nel capoluogo (n.d.r: Castelnuovo) la questione delle scuole che sono sparse qua e là in locali inadatti e antigenici, dell'acqua potabile che è scarsa e di dubbia salubrità, della costruzione della strada d'Arni, che avrebbe capitale importanza per le comunicazioni. La viabilità è in genere scarsa e maltenuta. Vi sono comuni come Vergemoli, Trassilico, Fosciandora, Sillano che non hanno altra strada d'accesso che la mulattiera pressochè impraticabile, poche sono poi le frazioni che abbiano comodi mezzi di comunicazione col capoluogo e le poche strade esistenti sono malridotte, specialmente le stagioni invernali, per il transito dei carri che trasportano marmi dalle cave di Vagli e
Costruzione strada di Arni
Minucciano, non esclusa la strada nazionale da Castelnuovo a Ponte di Campia e Turritecava e le strade per Piazza al Serchio e San Romano che sono pressochè le uniche del Circondario.

Non esistono oltre i comuni enti morali di tale importanza da meritare un cenno speciale se non fosse a Castelnuovo la Società Operaia , scarsa di soci e di influenza e la Società di Assistenza Pubblica (Croce Verde) presieduta da sign. Silvio Fioravanti capo del partito socialista locale e la Confraternita della Misericordia con cui ha in parte scopi comuni.
I bisogni di questa comunità possono facilmente desumersi da quanto sopra si è accennato: attivare le industrie, sfruttare le risorse naturali, fondare una scuola secondaria (n.d.r:scuola media)che contribuisca ad elevare il livello intellettuale della zona, aprire un ospedale funzionale capace di provvedere ai bisogni delle popolazioni, il proseguimento della linea ferroviaria Lucca Aulla che darebbe senza dubbio un grande impulso all'industria marmifera è poi suprema aspirazione di tutta la Garfagnana, in parte unita ad una provincia povera di risorse e di mezzi qual'è quella di Massa, l'aggregazione alla provincia di Lucca, che diede luogo in passato ad agitazioni ora sopite che non mancheranno di risorgere in forma più legale finchè i desideri della popolazione non siano in qualche modo siano soddisfatti".
L'arrivo del primo treno a Castelnuovo
25 luglio 1911 (coll. Fioravanti)


Correva così l'anno 1911, molte cose sono cambiate in Garfagnana e molte come si può leggere sono ancora oggi di difficile soluzione: l'ospedale unico, la malmessa viabilità e il poco lavoro esistente sono fra i problemi più sentiti dalla gente, rimane il fatto che la nostra valle ne ha passate di cotte e di crude ma siamo ancora qua fieri della nostra terra e del lavoro dei nostri vecchi.

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